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Percorsi didattici, sentieri e passeggiate in Valle d’Aosta

In questo periodo estivo, di grande frequentazione turistica della nostra regione, in cui molti appassionati, residenti e non, rallentano il ritmo e si concedono tempo di relax e qualità per godere del nostro splendido paesaggio e percorrere i nostri sentieri, il mio pensiero va al costante e prezioso lavoro delle squadre forestali che operano sul territorio da marzo a novembre.

Più di 5000 km di sentieri.

Grazie alle attività che svolgono disseminati sul territorio valdostano, è possibile mantenere, sistemare e rendere praticabili i più di 5000 km di sentieri della nostra regione. Fra i compiti dell’Assessorato all’Agricoltura e Risorse naturali, che io rappresento, rientrano, infatti, la gestione, la manutenzione e la cura dei nostri sentieri e del nostro territorio. Dalla primavera all’autunno sui nostri sentieri non operano solo le squadre di operai forestali, ma anche gli agenti del Corpo Forestale della Valle d’Aosta che vigilano sul territorio e monitorano la flora, la fauna e il nostro prezioso patrimonio alpino. Anche gli uffici competenti dell’Assessorato contribuiscono alla gestione di questa vasta rete poiché, da alcuni anni si occupano del catasto regionale dei sentieri, consultabile sul portale online del sito ufficiale della Regione.

Consapevole dell’importante ruolo che questi sentieri e percorsi rivestono per gli appassionati frequentatori della montagna, e convinto che sia un valore aggiunto proporre percorsi guidati, didattici e ludici, in questi due anni di mandato, ho fortemente voluto la realizzazione di due percorsi.

Nel 2024 è stato rimesso a nuovo il percorso didattico naturalistico del Mont Tantané, a La Magdeleine, nella Valle del Cervino, con 24 pannelli descrittivi corredati da podcast, su un tracciato di circa 7 km, che parte da Col Pilaz, a 1.961 metri, e raggiunge i 2.400 metri.

Quest’anno ho scelto di valorizzare la valle di Champorcher, per ideare una passeggiata fruibile ad un ampio pubblico. Grazie a cartelli, impreziositi dall’aggiunta di un testo orale in versione podcast multilingue, con approfondimenti tematici, spunti didattici e spiegazioni lungo tutto il percorso, il percorso Au fil de l’eau è un invito a rallentare, a guardare e ad ascoltare. Un itinerario che non vuole essere solo geografico e morfologico, che non segue solo il corso del torrente e lo scorrere dell’acqua, ma anche lo scorrere del tempo, quello umano, culturale e spirituale.

Perché i sentieri non sono solo un mero strumento di passaggio e di spostamento, ma rappresentano una testimonianza, un pezzo di storia scritta nel paesaggio. I sentieri raccontano storie, si snodano lungo i torrenti, fra i boschi o sulle Alte vie…si insinuano in guglie e gole profonde, oppure attraversano pascoli colorati e profumati, costeggiano laghi e incontrano alpeggi, altre volte valicano colli oppure legano fra di loro frazioni abbarbicate alla montagna ove riecheggia ancora il ricordo della vita di una volta, quella dei nostri nonni.

Le nostre montagne, il nostro territorio, i nostri sentieri hanno bisogno di attenzioni, di azioni mirate per la loro corretta salvaguardia e gestione.

Solo così possiamo vivere appieno i nostri luoghi, rimanere connessi al territorio e restare legati alle nostre radici. Solo così possiamo costruire un futuro che non rinneghi la memoria, ma che guardi comunque sempre avanti.

E solo così possiamo continuare ad attirare un turismo rispettoso, amante della natura, in cerca di spazi di benessere.

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